mercoledì 31 agosto 2016
Welcome to the jungle
Quando ero a Chachapoyas sono stato tentato di raggiungere la giungla del nord, poi, le due settimane di viaggio verso Iquitos mi hanno fatto cambiare idea. Ora dopo Cuzco quasi ho sentito il bisogno di provare questa nuova esperienza in una terra del tutto nuova. Prendo allora un bus notturno con destinazione Puerto Maldonado. Tratta abbastanza veloce e in meno di 10 ore giungo nel sud della regione Amazonas. Arrivo che l'alba si è appena alzata. Ho scelto un ostello-lodge direttamente sul fiume, ma appena scendo dal moto-taxi decido che il check-in può aspettare. Giusto di fianco alla mia struttura c'è un piccolo parco della Marina Nazionale. Vista l'ora è deserto ed allora venti minuti su una panchina a contemplare questo nuovo mondo non me li nega nessuno.
Il villaggio, perché trattasi di questo al momento è in pieno sviluppo. Solo le strade principali sono asfaltate e si alternano con quelle polverose secondarie dei quartieri vicini dove capanne e baracche costituiscono le semplici e normali abitazioni di questa gente. Tutto attorno è giungla, in 3 ore si arriva nell'Amazzonia brasiliana e poco distante c'è quella boliviana.
Come di consueto i tour e le agenzie abbondano, ma i prezzi sono decisamente elevati. Quelle più abbordabili offrono tre giorni nelle riserve naturali, ma anche queste per me risultano fuori budget. L'ideale per me sarebbe raggiungere qualche villaggio più remoto e trovare sul posto una sistemazione è una guida, ma in fondo Puerto Maldonado non mi dispiace affatto e decido che per quattro giorni sarà la mia nuova casa. A un centinaio di chilometri si trova la biosfera Manu. Il polmone verde del Perù, un posto altamente protetto per la sua fauna e flora incredibili. Più vicina invece c'è la riserva Tambopata e qui decido di visitare il suo lago, il Sandoval. È un'escursione piacevole e su 7 persone 5 siamo italiani, aggiungo che all'ostello il mio compagno di stanza è un ragazzo di Milano ed alla prima colazione avevo conosciuto un'altra coppia, sembra incredibile ma nel posto più sperduto del Perù mi sono quasi sentito a casa, almeno per la lingua! Il giro in barca comunque mi ha fatto conoscere questo nuovo ecosistema, qualche animale strano, tanti uccelli, la presenza di scimmie ed alla fine anche la lontra è un caimano. La vegetazione poi è la vera star, la padrona di questa regione.
Dopo il tour passo una piacevole serata con le due coppie con cui ho trascorso la giornata in barca sul lago. Buona cena, vino accettabile e ottima compagnia. Sono settimane che viaggio in solitaria ma negli ultimi tempi sempre più spesso mi capita di condividere dei momenti con altri viaggiatori e la cosa non mi dispiace affatto. Nella vita di tutti i giorni la gente sembra non avere più tempo di ascoltare storie ne' la voglia di raccontare la propria, e vo li dice uno che di persone tutti i giorni ne vedeva eccome, invece quando sei in viaggio tutto ciò diventa una parte fondamentale.
Le giornate a Puerto Maldonado sono segnate dal relax più assoluto. Una passeggiata con annesso bagno nel fiume Tambopata per sfuggire all'umidità della giungla è forse l'attività più faticosa, ma dopo Cuzco e in previsione di un altro trekking in quel di Arequipa mi sembra giusto così.
Oggi pomeriggio si riparte, un'altra tirata di quasi venti ore di bus mi porteranno nella capitale del sud, la "ciudad Blanca".
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