venerdì 19 agosto 2016

Saltankay trek



Sono passati dieci giorni da quando ho lasciato Lima, dieci giorni in cui sono stato travolto da emozioni fortissime che faccio veramente fatica a riportare in queste pagine. Potrei raccontarvi mille storie, postarvi altrettante foto, ma voglio partire da un'immagine che ho ben fissa nella mia mente. Verso le sette del mattino il sole inizia a farsi largo tra le verdi montagne, la luce di un'alba che pare eterna ci riscalda già da parecchi minuti, le poche nuvole si diradano velocemente e rimane solo una leggera foschia che rende l'atmosfera da racconto di Tolkien. Ogni elemento ha tempi diversi ma sembra che nel corso dei millenni tutto sia stato scritto per un copione perfetto, il punto da dove sorge il sole, la posizione e la forma dei monti attorno, i colori come in un quadro da galleria e poi,ovviamente, lei, la cittadella più bella al mondo. Machu Picchu. Una delle sette meraviglie del mondo moderno. In quegli istanti pensi a tutto e a niente, ci metti un po a realizzare che non è un filmato, non è una cartolina, sono i tuo occhi.

Forse sarebbe stato bello condividere ciò con qualcuno di importante della mia vita passata, ma poi mi volto e ci sono i miei compagni di viaggio che in questi giorni sono diventati come fratelli ed è giusto così. Le persone perfette per questa situazione, non avrei potuto chiedere di meglio. Siamo partiti sabato 12 agosto da Mollepata, a 3 ore da Cuzco, e dopo 5 giorni, quasi 120km di cammino, un passo a 4700m slm conquistato, 3 notti passate in tenda in luoghi incontaminati e dopo tante, ma veramente tante, storie condivise abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. La prima notte passata ai piedi dell'Umantay, il secondo giorno la salita verso il punto più alto del passo del Saltankay e poi la discesa di 2000m di dislivello, le terme di Santa Teresa del terzo giorno e l'arrivo ad Aguascaliente il quarto, per poi raggiungere la cittadella sacra con l'ultimo sforzo il quinto giorno. Di gruppi ce n'erano tanti, ad ogni campo base saremo stati cento persone o più, ma con orgoglio mi vien da dire che il nostro ha battuto tutti in tutto. A volte letteralmente trascinati da Elias, la nostra guida, che più volte ci ha mostrato percorsi alternativi per poter ammirare il più possibile. Un gruppo di 13 persone composto da India, Germania, Svizzera, Canada, Francia e ovviamente Italia. Quando affronti un esperienza del genere impari che una semplice bottiglietta d'acqua, un pacchetto di gallette, una sigaretta, una birra diventano dei tesori se compartiti con i tuoi compagni. Ognuno ha voglia di ascoltare le storie di vita degli altri e diventa naturale raccontare la propria. La terza notte le guide ci hanno acceso un fuoco, musica, birra e tequila, un po di buona erba delle Ande e abbiamo ballato fino al mattino senza pensieri, per i dettagli contattatemi in privato ok? Non vi dico come è stata la camminata successiva, ma vi assicuro, nonostante fosse "flat", è stata la più dura in assoluto!

Il gruppo 
Raccontarvi tutto il trekking sarebbe impossibile e allora preferisco mostrarvi le foto più significative. Enjoy!!
Laguna dell'Umantay
Laguna Saltankay 
La carovana
Pausa caffè 
Road to Aguascaliente 

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