Man mano che proseguo verso sud la Panamericana sta diventando parte di me, un mito, un'icona, quella sensazione di strada infinita verso una destinazione che, in fondo, non esiste.
Da Lima prendo un bus e in 5 ore raggiungo Ica, la città all'inizio del deserto di Nazca. Scelta perché al centro di una regione ricca di posti che non potevo perdere. Qua le scelte sono due. O ti sposti di città in città dormendo ogni notte in un posto diverso oppure fai come me, fermandoti in mezzo a tutto e raggiungi i vari punti con bus di qualche ora.
Dalla terrazza del mio ostello vedo tutta la città, le dune da una parte e le montagne di roccia bianca dall'altra. Al tramonto mi ricorda Marrakech, senza minareti ovviamente, con quella foschia tipica del deserto unita ad un cielo limpido che fa risaltare i profili color sabbia delle chiese sparse in ogni direzione, contrastati dai colori vivaci di tende e mercati dei vari quartieri. Ica è una città vivace (forse troppo, ma questa è un'altra storia che vi racconterò nel prossimo post!), terra di produzione di vino e Pisco, il liquore tradizionale del Perù. Sfrutta i pochi campi coltivabili grazie alle confluenze di alcuni in arrivo dalle Ande attraverso canali vecchi migliaia di anni. A pochi chilometri si trova Huacachina, un'oasi di acqua color cioccolato sovrastata da dune imponenti, ormai diventata un centro turistico dove attività come sandboard e dunebuggy cercano di vendertele ovunque. Io ho preferito salire sul posto più in alto e godermi per qualche ora una vista che di solito si può ammirare solo in cartolina. Il deserto ha un fascino tutto suo, nonostante sembri un mondo privo di vita ed ostile, riserva un richiamo quasi mistico che invoca rispetto.
| Oasi di Huacachina |
| Isla Ballestas |
| Riserva di Paracas |
Quando sono partito mi ero segnato alcuni posti imprescendibili. Machu Picchu, Salar de Uyuni, Perito Moreno, Usuhaia e Linee di Nazca. Eccomi qua finalmente. Uno dei pochi misteri rimasti intatti al mondo moderno. Non si sa bene quando siano state create, il perché e soprattutto il come, lunghe dai 50 ai 500 metri, visibili solamente se sorvolate o viste dall'alto, in una zona che non presenta punti panoramici elevati, attribuite ad una civiltà pre-incaica capace di portare l'acqua in una valle tra le più ostili del continente, ma che non ha lasciato nessuna prova, completamente sparita nel nulla prima dell'arrivo degli Inca. Le linee di Nazca sono più di 2000 in un'area di 400 chilometri quadrati, rappresentano stilizzati, ma perfetti nei particolari anatomici, di terra acqua e aria, ominidi, scene di vita quotidiana e figure geometriche perfette ed elaborate. Le teorie sono tante quante le linee stesse, da quella più probabile che le ritiene sentieri sacri percorsi da antichi sacerdoti in particolari momenti dell'anno per riti propiziatori, a quella fantascientifica che riguarda i viaggiatori dello spazio. Quello che è sicuro è che anno legami con il posizionamento di alcune stelle come in ogni civiltà antica e che presentano indicazioni verso i pochi punti di acqua presenti nella zona. E poi, per dirvela tutta, l'esperienza su un volo Cesna a quattro posti, a bassa quota, con manovre impossibili per cercare di fartele vedere, non ha prezzo. Mi raccomando, andateci a stomaco vuoto! A voi le foto!
| La lucertola |
Come vi dicevo all'inizio Ica è anche la terra del vino e del Pisco e allora vuoi non passare una giornata tra le Bottegas a degustare? Assolutamente no! Avendo lavorato per Baladin mi sono dedicato a quelle artigianali. La migliore, dopo una breve indagine tra i locali, si chiama El Catador, piccola, ma con una buona produzione. In una terra arida e poco fertile ormai per garantire il prodotto tutto l'anno usano dei blend di uve importate dall'estero, ma ben selezionate. Da italiano, anche se non sono un intenditore, tutta la vita uno dei nostri, però bere vino e Pisco, che poi è il distillato di vinaccia, alle tre del pomeriggio, sotto il sole del deserto, è un'esperienza indimenticabile.
Per la prossima tappa mi sa che ci vorrà un po' di tempo, per ora si torna a Lima! Un inconveniente mi ha bloccato, ma in fondo, ho il tempo dalla mia parte, ed è l'unica cosa importante! A presto.
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