sabato 16 luglio 2016

Bienvenido en Perù

Queste ultime due settimane non ho potuto aggiornare il blog per via del Wi-Fi. Ora vi aggiorno iniziando da Mancora di cui ho già leggermente accennato in un post precedente.
Mancora si trova ad appena 2 ore di bus dal confine con l'Ecuador, è un ritrovo di surfisti e la sera diventa un party generale tra alcool, coca e marihuana. Io, che sono una persona di buona morale, ehm .. ok, la cazzata l'ho detta, ho preferito la tranquillità (giusto per dormire meglio, intendiamoci) ed ho alloggiato in un ostello in cui mi sono totalmente integrato e in cui spero, un giorno, di tornare, senza voler fare pubblicità tanto non ci guadagnerei nulla, per chi volesse, si chiama Misfit. Un posto gestito da un giovane coppia Hippie, lui portoghese lei argentina, un posto che, a prima vista, scapperesti subito con un "no grazie", ma che dopo il primo "joint" non vorresti più andare via. Arrivo verso le 5 del pomeriggio e Andres mi accoglie nella "common area", quattro assi di legno attorno a un tavolo ricavato da una vecchia botte di fronte al bar e alla cucina, il tutto, ovviamente, sulla spiaggia, riparato da due lamiere e un tetto. Subito dopo mi da le lenzuola e mi porta dal mio letto, ci sono quattro casette di legno a dieci metri lontano , ognuna di due piani con 5-6 letti e ognuna di un colore diverso. Io sarò nella prima, quella verde. Andres mi spiega giusto due cose: non c'è nè acqua fresca nè calda nel bagno ma solo acqua salata a cui aggiunge un po di cloro giusto per dare un senso al locale (tutti pensano solo alla doccia, provate a lavarvi i denti!!), il mio armadietto a chiave è rotto , ma posso appropriarmi di quello al piano di sopra, la sera è altamente sconsigliato andare al di fuori della zona dell'ostello, e si accerta che per me la sabbia non sia un problema, tra letto e cuscino potrei farne un castello! Dopo tutte queste informazioni che mi fanno prendere benissimo ecco che avviene la magia, è l'ora del tramonto e come in un mistico rito tutto cambia.
Playa el amor, Mancora
Pian piano inizio a conoscere gli altri componenti dell'ostello e subito mi invitano a cena, le solite battute sulla pasta per gli italiani e sono già integrato. Il mio vicino di letto è un tedesco che la sera ci intrattiene tutti con la chitarra, come me ha abbandonato il suo lavoro per vivere un anno in lebertà, sta facendo il mio viaggio al contrario ed è convinto di aver trovato in questo posto la sua fonte d'ispirazione e pensa di fermarsi qua un mese.
La prima mattina mi sveglio verso le sei ed esco per godermi l'alba sull'oceano, dopo 5 minuti arriva il guardiano, facciamo due parole ed ecco che prova subito a vendermi dell'erba. Why not? Sono in un paradiso, non ho nulla a cui pensare, musica, libri, spiaggia,sole, quattro giorni di pura libertà, ovvio che accetto! E da qui la mia routine diventa la più semplice possibile. Sveglia presto, colazione con caffè e brioches tra 'altro incluse, sdraio, playlist Spotify, libro, sole, bagno nell'oceano, passeggiata in centro Mancora, pranzo con "cheviche" (qua potrei aggiungere cagata di sangue annessa), ritorno all'ostello, solita sdraio con annesse solita musica e lettura, tramonto, cena e per concludere, un'oretta passata attorno ad un fuoco acceso sulla spiaggia. Quattro giorni passati così, senza pensieri, per tante persone che conosco tutto questo potrebbe sembrare noioso e poco "cool", ma per me ha significato molto in termini di riflessioni e conoscenze di altre persone e realtà, sono questi i momenti di condivisione che raccomanderei a tutti.
Ma ache questi giorni di pace totale devono finire prima o poi e allora decido che è arrivata l'ora di proseguire, lascio quel poco d'erba che mi rimaneva al tedesco, non la porto mai con me per non farmi rovinare il viaggio da una cazzata, e parto alla volta di Trujillo, terza città più grande del paese e l'inizio del mio tour archeologico.
Bienvenido en Perù!

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