mercoledì 15 giugno 2016

Musica in viaggio

Per chi mi conosce sa che per me la musica ha un valore aggiunto. Per molti so che posso sembrare malato, ma per me è fondamentale. E già che questo è uno spazio dedicato a raccontarmi ne approfitto per scassarvi un po le "pelotas". Probabilmente senza ascoltare certa musica non sarei mai partito per questo viaggio e, probabilmente, non sarei mai partito senza portarmi con me la mia musica. Intendiamoci, non passo certo tutto il giorno con gli auricolari nelle orecchie, ho la fortuna di attraversare paesi che della musica ne fanno quasi una ragione di vita. Lo senti dappertutto. Nelle strade, nelle piazze, nei bar, ad ogni ora del giorno e della notte. La musica latina mette allegria e allo stesso tempo malinconia. Se poi è suonata da artisti improvvisati ancor meglio. L'unicità di quelle melodie me le porterò dentro per sempre. Di fronte a questi suoni autentici da strada non vi sono distinzioni sociali, per quella mezz'ora siamo tutti spettatori partecipi. Ma la vita in viaggio regala molti momenti di solitudine, di riflessioni. E' qua che mi affido alla mia musica. Deve sempre , per forza, esserci una colonna sonora ad accompagnarmi negli spostamenti, nel ripensare alla giornata appena trascorsa, e perchè no, nel ricordare le persone che mi sono lasciato, almeno per ora, alle spalle. E allora lancio un appello . Lasciatevi trasportare dai suoni, leggete i testi, traduceteli. Alcuni artisti sono poeti moderni. Immedesimatevi nelle parole e fatevi gonfiare l'anima col suono di una chitarra. Per questo post vi inserisco una canzone dei Morcheeba che mi fece ascoltare una ragazza boliviana in un viaggio di anni fa in un'isola quasi sconosciuta dei Caraibi, una canzone che mi ha segnato e che mi porto dietro da quel giorno. 
Se vi va cercate la mia playlist su Spotify, paolo.sani.86 "on the run".
STAY TUNED!!

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